Quando comprare delle nuove gomme per la mia auto?

Risulta difficile stabilire a priori la durata di un pneumatico, poiché sono molteplici i fattori che possono influenzare la resa e la vita di una gomma. Quello che spesso traspare è però una certa trascuratezza in materia. La tendenza di molte persone è quella di non dar troppo peso all’usura del battistrada e se anche tu sei una tra quelle, allora è bene che ti soffermi sulla lettura di questo articolo perché potrai venire a conoscenza di informazioni importanti che potranno esserti molto utili.

Cosa dice la legge in merito

Forse non lo sai, ma esiste una legge che dichiara un valore limite sotto il quale la tua gomma è fuori norma e soggetta quindi a sanzione da parte delle forze dell’ordine: ciò avviene nel momento in cui il battistrada ha un profilo in altezza inferiore a 1,6 mm, indipendentemente dal tipo di pneumatico montato sul cerchione.

Ora, è bene chiarire che ciò può significare tutto e nulla, nel senso che tale valore ti pone al riparo dal prendere una multa, ma non vuol dire che tu stia viaggiando sicuro – http://www.aci.it/laci/sicurezza-stradale/accorgimenti/ruote-e-pneumatici.html

La legge infatti è chiara dal punto di vista semantico lessicale, ma piuttosto nebulosa sotto l’aspetto relativo alla sicurezza stradale. Entrano in gioco diversi fattori, che sono poi quelli che influenzano la durata di un pneumatico e che dovrebbero portarti a svolgere delle attente valutazioni per pensare alla sostituzione.

Cosa significa viaggiare con gomme consumate

Un pneumatico è da cambiare quanto è usurato. Questa è la classica e salomonica affermazione che permette di non sbagliare. Ma quando è realmente consumata una gomma?

Sicuramente quando il battistrada scende sotto la misura minima di 1,6 mm, o comunque quando i segnalatori presenti sulle gomme sono a filo del profilo tassellatura.

Non è però sempre così, dato che vi sono altri fattori che possono portarti ad anticipare il cambio gomme. Troppo spesso si è portati ad attendere il mese giusto, il prossimo eventuale tagliando oppure il cambio stagione, ma le situazioni di pericolo sono dietro l’angolo e nemmeno ti accorgi.

Considera che una gomma nuova esce dalla casa produttrice con un battistrada di circa 7-8 mm ed è a queste misure che vengono garantite le performances del pneumatico. I test dei produttori sono svolti con gommatura nuova e non certo quando questa ha percorso migliaia di km. Ciò significa che più una gomma batte la strada, più si consuma andando pian piano a perdere proprietà e prestazioni.

In tali circostanze si assiste ad un progressivo degrado delle caratteristiche del pneumatico, che, nonostante rientri ancora nei termini previsti dalla legge e dal codice della strada, portano ad una perdita prestazionale in frenata, grip, sensibilità e sicurezza in generale.

Se ci pensi bene, la superficie di appoggio del battistrada sull’asfalto è pari alla superficie di una cartolina: non molto a dir la verità. Il segreto di stare in strada ruota tutto attorno a quelle dimensioni 10×15 cm circa che misura un’impronta sull’asfalto.

Riducendo l’aderenza di un pneumatico, aumenta il rischio di acquaplaning in caso di pioggia, mentre frenata e accelerazione appaiono sempre più incerte: la prima si allunga e la seconda fatica. Lo scarico dell’acqua avviene in maniera approssimativa e con meno efficacia in una gomma con battistrada usurato, con il rischio serio di trovarsi in situazioni a cui dover improvvisamente far fronte, come sbandate o perdita di grip.

I fattori che possono portare al cambio gomme

Si dice che mediamente un pneumatico duri più o meno 40 mila km, valore oltre il quale il decadimento prestazionale è tangibile. Questa è però una media, ma non rappresenta la certezza.

Sono molti i fattori che possono farti percepire che è ora di cambiare le gomme, al di là della misura del battistrada che logicamente è il principale fattore.

  • Il battistrada: per i veicoli con 4 ruote quando questo scende sotto il valore di 1,6 mm è arrivato il momento di recarsi dal gommista di fiducia e cambiare il treno di gomme, almeno per rispettare il codice della strada. Aiutati con una moneta da 2 euro: infilandola nel battistrada se vedi la parte dorata allora significa che questo è eccessivamente usurato e quindi dovrai acquistare gomme nuove. In alternativa puoi osservare i riferimenti appositi all’interno dei canali centrali del pneumatico, che sono gli indicatori di usura. Per le moto il limite minimo è fissato a 1 mm, mentre 0,5 mm per i ciclomotori.
  • La mescola: le gomme sono prodotte con mescole particolari, ossia con un insieme di componenti che determinano le caratteristiche di ciascun pneumatico. Ci sono materiali che favoriscono l’aderenza, altri la durata, altri la sensibilità, che col tempo si consumano e perdono di efficacia. Devi imparare a ”sentire” l’auto e il suo comportamento sulla strada per capire se e quando queste proprietà vengono meno. In generale si può affermare che più una gomma è a mescola morbida, più tenderà ad aggrapparsi sull’asfalto e a durare meno tempo, mentre, al contrario, più la mescola sarà dura e più il pneumatico tenderà ad aumentare la propria durata. Una gomma sportiva avrà una mescola più morbida perché più prestazionale, ma una durata inferiore rispetto ad una gommatura più turistica. Guidando potrai accorgerti di come stai affrontando un curvone veloce autostradale, una salita oppure una discesa e imparerai a percepire determinate sensazioni che possono portarti a pensare che è ora di sostituire le gomme. Se sei costretto a fare tante correzioni col volante nel momento in cui imposti una curva, ecco che presumibilmente il tuo treno di gomme sta iniziando a perdere quelle caratteristiche che forse ti hanno spinto a preferire quel modello in fase di acquisto. Se così fosse, inizia a guardarti in giro e a richiedere i primi preventivi perché ti stai avvicinando al momento fatidico, indipendentemente dai chilometri percorsi.
  • La strada: altro fattore che può portare al cambio gomme è la strada. I percorsi che fai quotidianamente influenzano moltissimo l’usura e la durata del battistrada. Un tragitto prevalentemente autostradale ti consentirà di incrementare la durata del pneumatico rispetto allo stress che esso subisce durante un itinerario prevalentemente montano. Tornanti e contro tornanti usurano di più rispetto ad un percorso dritto tipico delle strade a doppie o triple corsie. Se prediligi strade cittadine oppure montane, sappi che i tuoi pneumatici non avranno vita molto lunga e potresti trovarti costretto a cambiare ben prima dei canonici 40 mila km. Cerca dunque di controllarli spesso anche visivamente e verificare l’altezza del battistrada.
  • Usura irregolare: se tutto è bilanciato e montato correttamente con la giusta convergenza e campanatura, allora l’usura sarà regolare sull’intera superficie della gomma. Talvolta però capita che in seguito ad un colpo preso, come un marciapiede, una buca o un tombino, la convergenza muti e, senza che tu te ne possa accorgere, pian piano avrai un’usura irregolare delle gomme (se l’auto tende a preferire una direzione nonostante tu mantenga il volante dritto significa quasi sicuramente che è fuori convergenza). Esse possono rovinarsi più da un lato piuttosto che dall’altro e non avrai più garantite le prestazioni previste. In questo caso, soprattutto se il dislivello del battistrada è visivamente lampante, il consiglio è quello di cambiare al più presto le 4 gomme, in quanto stai viaggiando in una situazione poco sicura. Il battistrada lavora meglio quando è uniforme, dato che nei pneumatici moderni viene sfruttata la sinergia delle differenti zone (come ad esempio quelle presenti nei disegni asimmetrici).
    Qualora la condizione di uniformità non sia più rispettata la gomma lavora peggio, amplificando problemi e fastidiose sensazioni di guida. Un’altra motivazione per la quale si potrebbe verificare un’usura irregolare del battistrada è quando si tiene una pressione errata. Se troppo elevata si avrà un’usura maggiore al centro del pneumatico, diversamente con un gonfiaggio a pressioni più basse rispetto al consigliato i problemi si manifesteranno nella parte laterale della gomma, sia esternamente che internamente.
  • Età della gomma: forse non lo sai, ma anche le gomme hanno una scadenza. La data di produzione la trovi sul bordo del copertone accanto alla sigla DOT, indicante la settimana e l’anno di fabbricazione (DOT 4017 significa che il prodotto è stato fabbricato nella settimana 40 dell’anno 2017). Se una gomma è ben conservata e stoccata durante la stagione invernale o estiva, la sua durata indicativa è di 6 anni. Con il passare del tempo la superficie tende ad indurirsi e a divenire più fragile, modificando di fatto le caratteristiche del battistrada e della mescola. Inoltre un errato stoccaggio per un lungo tempo può portare ad un’ovalizzazione della copertura.
  • Rumorosità: impara ad ascoltare le tue gomme. Una gomma usurata, vecchia o indurita tende a fare un rumore di rotolamento spesso fastidioso e invasivo, inoltre ti scaricherà nella tua schiena ogni minima asperità stradale, poiché significa che sei arrivato al limite minino di battistrada. Se avverti un sottofondo che ti costringe ad alzare il volume della radio o ad aumentare il tono di voce, allora fatti coraggio, dato che è realmente arrivato il momento di cambiare pneumatici.
  • Difetti superficiali: i controlli alle gomme puoi farli tranquillamente anche tu senza andare da un gommista. Ti basta un occhio attento e un guanto in lattice aderente oppure tipo quello che trovi al supermercato nel reparto frutta (o alle stazioni di servizio con self service). Con lo sguardo avrai un controllo visivo importante: cerca eventuali crepe, tagli sulla superficie, guardando anche sulla spalla del pneumatico (il lato), col guanto invece avrai una maggior sensibilità tattile per percepire possibili rigonfiamenti, bolle o anomalie del battistrada e dei suoi lati. Se avverti che qualcosa non quadra, meglio cambiare, considerando che un danno riportato alla spalla del pneumatico non è riparabile in alcun caso.
  • Attento alla tela: la tela di una gomma è una specie di rete metallica che ha lo scopo di formare l’intelaiatura della carcassa del pneumatico. Se attendi troppo a sostituire le gomme, il battistrada si consumerà talmente tanto che scoprirà la tela, portandola in vista. Questa però può uscire anche per difettosità o problemi alla spalla, come ad esempio tagli o incisioni. Quando vedi la tela sei obbligato a sostituire immediatamente le gomme, perché questa tenderà a sfaldarsi col pericolo di esplosione.

Precisazioni sulle gomme invernali e sui pneumatici da fuoristrada

Tutto quanto espresso poco sopra ha valore per tutte le tipologie di pneumatici da auto e da moto. Vi sono però due categorie di gomme che richiedono attenzione maggiore e valutazioni differenti. Stiamo parlando di gomme invernali (o termiche) e gomme da fuoristrada.

Questi tipi di battistrada si caratterizzano per avere tassellature speciali che lavorano al meglio in determinate condizioni, ossia con temperature inferiori a 7°C le prime e su fondi sterrati le seconde.

Queste peculiarità ti costringeranno a rivedere alcune indicazioni che, seppur valide in altre situazioni, in queste potrebbero richiedere decisioni diverse che portano ad anticipare i tempi della sostituzione.

  • Gomme invernali: come ormai avrai memorizzato la legge esplicita nel codice della strada una specifica altezza battistrada minima di 1,6 mm a carattere generale, senza alcuna distinzione tra un pneumatico estivo o invernale. Nonostante questo, per come lavora una gommatura termica grazie all’effetto ventosa tipico delle sue lamelle e alla morbidezza della mescola, un’altezza del battistrada inferiore ai 3,6 mm è generalmente considerata la minima indispensabile per aver ancora prestazioni accettabili su neve. Insomma, ad esempio, dal punto di vista della legge sei comunque a posto anche con 2,2 mm di battistrada, ma sotto l’aspetto della mera sicurezza stradale invernale su neve, un battistrada con quelle misure è usurato e la gomma non opera nel migliore dei modi e perde prestazioni. Sintetizzando è possibile confermare che mediamente un battistrada termico invernale dura meno rispetto ad uno estivo proprio per come è costruito e per le sue caratteristiche tipiche. Se abiti in zone difficili, se utilizzi tanto l’auto in inverno, se sai che dovrai recarti in zone montuose o comunque innevate, il consiglio spassionato è quello di sostituire le gomme anche se hanno battistrada compreso tra 1,6 mm e 3,6 mm (nonostante sia comunque regolare per legge). Inoltre è da considerare che un pneumatico invernale inizia ad avere un’usura maggiore se le temperature diventano più calde. Essi lavorano ottimamente sotto i 7°C e bene fino ai 12°C, ma quando le temperature si alzano e superano questa soglia il consumo aumenta in maniera esponenziale. Questo avviene per il tipo di mescola particolarmente morbida che caratterizza il tipo di gommatura invernale M+S. Se dunque utilizzi ugualmente un treno termico fino a primavera inoltrata, ecco che stai riducendo drasticamente la sua durata e quindi dovrai procedere anticipatamente alla sostituzione.
  • Gomme da fuoristrada: una gomma da fuoristrada è pensata per garantirti aderenza su fondi sterrati, sconnessi e irregolari. L’usura in questo campo è superiore in quanto è un pneumatico che viene sollecitato maggiormente perché opera in condizioni difficili. Su terreni del genere è più facile che la carcassa possa rovinarsi, incidersi o addirittura tagliarsi per superare tragitti pietrosi. Di conseguenza dovrai dedicare un controllo più attento e meticoloso alle gomme del tuo fuoristrada, considerando che in tali circostanze la mescola può tendere a indurirsi e perdere quindi elasticità, divenendo più fragile e perdendo grip.

Un caso particolare: le gomme multi stagionali all season

Come per le termiche, un discorso a parte meritano le gomme multi stagionali, definite anche 4 stagioni oppure All Season. Parti dal presupposto che un battistrada così concepito rappresenta un compromesso tecnico tra estate e inverno, tra aderenza e durata. La gomma avrà una parte di battistrada invernale che nei caldi mesi estivi subirà un consumo maggiore, e una parte estiva che ”soffrirà” i freddi invernali. L’usura in questi casi è maggiore e va da sè che dovrai pensare alla loro sostituzione entro un tempo più breve rispetto ad una gomma tipicamente estiva o tipicamente invernale.

Conclusioni

In sintesi, non è possibile esprimersi a priori in merito alla durata di un pneumatico, indipendentemente dalla marca, dalla tipologia o dalla dimensione. Ci sono gomme che durano più di altre in quanto la mescola è differente, oppure sono progettate per avere una maggior durata ”sacrificando” qualche altra qualità, ma anche perché vengono utilizzate in maniera diversa.

Quello che preme voler trasmettere è l’importanza che i pneumatici hanno per un’auto in termini di sicurezza e di guida. Spesso trascurate, al punto che risulta da statistiche autorevoli che oltre il 55% dei veicoli viaggia con gomme gonfiate ad una pressione scorretta o con battistrada usurato, le coperture vanno sostituite non solo quando sono consumate oltre il limite minimo consentito, ma anche quando si avvertono situazioni anomale alla guida o da un semplice esame visivo della ruota.

Le gomme parlano e comunicano con il guidatore: basta saperle guardare e ascoltare. Spesso sono loro che lanciano i primi segnali di quando devono essere sostituite.

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