Che DOT hanno gli pneumatici, dove trovare il DOT sul pneumatico

Pneumatici nuovi di zecca per auto e moto, appena comprati e pronti per essere provati su strada? Quali sono le caratteristiche tecniche da controllare quando si compra un nuovo set di gomme per il proprio veicolo? La prima cosa da valutare è la sigla DOT posta su ogni pneumatico in commercio.

Cos’è il DOT di uno pneumatico e come si individua?

Quando si parla di DOT si deve riportare il cosiddetto “Department Of Transportation”, ovvero il codice di tracciamento del prodotto all’interno del quale sono riportati i dati più importanti del prodotto:

  • la settimana in cui è stato realizzato;
  • l’anno in cui è stato prodotto.

La sigla può comporsi ad esempio come segue: “11”, che indica la settimana in cui viene prodotto lo pneumatico, “15” il numero successivo si riferisce invece all’anno di produzione; il numero seriale si compone così nel seguente modo “1115”. Il DOT può essere dunque un indicatore delle gomme, se sono troppo vecchie, ci si può indirizzare su un altro tipo di acquisto. Molto spesso avviene infatti di rimanere colpiti da uno sconto eccezionale che ci porta a considerare l’acquisto di pneumatici in saldo. Prima di effettuare il pagamento, è importante assicurarsi della validità delle gomme in questione. In quale modo? Controllando il DOT riportato sul lato del pneumatico. La casa produttrice potrebbe inoltre stampare lo stesso DOT sull’altro lato della gomma, è dunque utile dare un’occhiata per evitare che lo pneumatico sia contraffatto.

Invecchiamento pneumatici, tutto quello che c’è da sapere

Quanti mesi deve avere uno pneumatico per essere considerato ancora idoneo alla vendita? Perché è importante acquistare delle gomme per l’auto e per la moto nuove?

L’argomento ‘invecchiamento degli pneumatici’, negli ultimi anni, è diventato ancora più consultato in rete e richiesto ai gommisti dai clienti. Per quale motivo? Non bisogna dimenticarsi che i materiali che compongono gli pneumatici in commercio non sono esenti dall’usura del tempo.

Per analizzare al meglio lo stato di invecchiamento degli pneumatici è intervenuto il Touring Club Svizzero, TCS, che ha realizzato un test sulle gomme con un’età compresa tra 1 e 14 anni. L’analisi ha rivelato che “i pneumatici in prova erano stati selezionati volutamente senza riguardo al tipo di immagazzinamento che avevano subito e con battistrada parzialmente usurato”. Da evidenziare è inoltre il tipo di pneumatico utilizzato durante il test: si trattava di gomme già parzialmente usate e, per questo motivo, più facilmente intaccabili dal punto di vista dell’invecchiamento. I prodotti erano già stati sollecitati dal cambiamento di temperatura invernale/estivo e già in parte sottoposti a prove su strada.

Le conclusioni riportate dal Touring Club Svizzero hanno rivelato che le prestazioni degli pneumatici vengono irrimediabilmente compromesse se le gomme superano i cinque anni di età. Per questo motivo il consumatore deve ricordarsi di controllare prima il DOT segnalato sugli pneumatici. È consigliabile quindi acquistare delle gomme che non abbiano superato i ventiquattro mesi di età.

La ‘regola del DOT’ presso il gommista di fiducia

Sei pronto a sostituire i tuoi pneumatici con un nuovo treno di gomme? La prima regola è rivolgersi a un gommista in grado di soddisfare le richieste personalizzate del cliente. La seconda regola è di controllare se il DOT è idoneo alla nostra richiesta di sostituzione, ovvero se i pneumatici sono stati prodotti da poco oppure superano i ventiquattro mesi consigliati. Nell’eventualità di far fronte a un gommista ‘furbetto’ c’è la possibilità di cambiare meccanico con un professionista più serio ed onesto.

Nascita del DOT, “Department Of Transportation”

Perché è nato il “Department Of Transportation”? L’invenzione di un numero seriale che identifica il mese e l’anno esatto in cui è stato realizzato uno pneumatico permette non solo al cliente di scoprire quando è stato prodotto un set di gomme da montare sull’auto o sulla propria moto ma anche al produttore di comunicare al consumatore finale le caratteristiche tecniche del prodotto, comprendendo così anche la tracciabilità degli pneumatici.

Durata dello pneumatico, cosa c’è da sapere oltre al DOT

Poco sopra abbiamo scritto che per una resa massima delle gomme, l’acquisto consigliato è da effettuare entro i 24 mesi dalla data di produzione degli pneumatici. La comunicazione congiunta (link: “http://www.pneumaticisottocontrollo.it/pdf/CS_dot-e-data-di-fabbricazione-SETTEMBRE-2014.pdf “) che arriva da Assogomma e Fedepneus può però rincuorare coloro in possesso di pneumatici non proprio di ultima generazione.

La data di fabbricazione è considerata una conseguenza della sicurezza e della durata degli pneumatici? Assogomma e Fedepneus sostengono che “la data di fabbricazione è necessaria al costruttore per rintracciare il prodotto o un intero lotto di prodotti. Utilizzare la data di fabbricazione per valutare le performance del prodotto è un errore”. Non solo, si aggiunge al comunicato stampa di Assogomma e Fedepneus anche la dichiarazione d’oltreoceano di NHTSA, National Traffic Safety Administration, che afferma come non ci sia una stretta correlazione tra la sicurezza su strada e la data di fabbricazione legata al DOT. Il motivo è stato esplicato elencando tre diversi presupposti:

  • nel montaggio delle gomme è bene ricordare che la maggior parte dei veicoli monta un sistema di monitoraggio della pressione, chiamato anche TPMS, che permette di scoprire facilmente se sono state montate delle gomme usurate ed eventuali problematiche legate al sotto gonfiaggio;
  • gli standard approvati sulla sicurezza hanno permesso agli pneumatici di essere sempre più affidabili;
  • le più recenti analisi effettuate sulle marche più diffuse in commercio evidenziano come gli pneumatici siano stati testati per comportarsi al meglio senza compromettere le prestazioni nel traffico.

Fattori che determinano la sicurezza degli pneumatici

Quali sono le condizioni che permettono di determinare la sicurezza di uno pneumatico? In linea generale i fattori che ne compromettono le caratteristiche tecniche e la sicurezza sono:

  • cura e conservazione: non solo quando sono state montate ma anche quando non sono state ancora vendute. Incidono sullo stato di conservazione di uno pneumatico le fonti di calore, il contatto con olii, grasso e solventi idrocarburi ma anche l’umidità, la temperatura del luogo in cui vengono riposti. Il cliente e il gommista sono quindi tenuti ad osservare una serie di norme che permettono di mantenere ancora allo stato originario lo pneumatico montato o in vendita;
  • condizioni d’uso: per determinare lo stato di integrità degli pneumatici è importante sapere anche l’utilizzo che ne viene fatto una volta montati dal conducente del veicolo in questione. Partendo dalle condizioni del motociclo o del veicolo stesso, è inoltre importante ricordarsi di effettuare le revisioni periodiche utili per mantenere la pressione di gonfiaggio degli pneumatici.

Garanzia pneumatici, quando scade?

Quanto dura la garanzia di uno pneumatico appena acquistato? Prima di comprare le gomme nuove per la propria auto o per la propria moto, è indispensabile sapere prima qual é il numero di anni dedicati alla garanzia degli pneumatici. Dalla data dell’acquisto è infatti garantita la copertura assicurativa che può variare da cinque fino a dieci anni. In alternativa, la garanzia può basarsi sullo spessore del battistrada, ovvero sarà disponibile fino a un’usura non superiore a uno spessore di 1,6 millimetri per gli autoveicoli, di un millimetro per i motocicli e di 0,5 millimetri per i ciclomotori.

L’acquisto di uno pneumatico è dunque un passo decisivo che permette di garantire il perfetto funzionamento di un autoveicolo o di un ciclomotore. É un obbligo tenere presente la data di produzione riportata sul prodotto che dà la possibilità all’azienda che ha fabbricato lo pneumatico di ritirare i lotti difettosi ma anche di mantenere tracciabile qualsiasi prodotto realizzato.

I prodotti realizzati o che seguono le regole fissate negli Stati Uniti d’America dovranno riportare, insieme all’anno e alla settimana di fabbricazione, anche la sigla DOT e da altri numeri seriali.

Normative su pneumatici emessa dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti

Come abbiamo già evidenziato nei precedenti capitoli, non vi sono attualmente delle norme specifiche che tutelano i veicoli messi su strada e gli pneumatici montati su di essi. L’ultimo decreto legislativo è riportato sul sito del Ministero ed è il numero 285 del 1992 (link: “http://www.mit.gov.it/mit/site.php?p=normativa&o=vd&id=1&id_cat=&id_dett=0”).

Un’eventuale data di scadenza di uno pneumatico non può essere decisa facilmente perché è determinata da diversi fattori e, per questo motivo non regolabile da una norma definitiva.

Quello che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti impone agli automobilisti italiani è di effettuare periodicamente dei controlli per misurare lo spessore del battistrada che deve essere, come abbiamo scritto sopra, compreso tra i 1,6 millimetri e gli 0,5 millimetri (con differenze tra autoveicoli e ciclomotori).

La scelta del gommista di fiducia e di un rivenditore autorizzato è essenziale per garantire il rispetto delle norme ufficiali e l’utilizzo di pneumatici di buona fattura delle marche più conosciute e qualificate in commercio. Il DOT, “Department Of Transportation”, concorre a determinare la cosiddetta carta di identità di una gomma rispetto a un’altra. Inoltre, il gommista fornirà al vostro mezzo la possibilità di periodici controlli per verificare lo stato di usura e la pressione degli pneumatici. Ogni casa produttrice riporta in una tabella specifica i livelli di pressione adeguati ad ogni prodotto presente nel catalogo.

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