Frutta fresca e frutta oleosa, sono degli alimenti che possono vantare importanti proprietà nutritive, in grado di apportare beneficio al nostro organismo. Questi alimenti sono pertanto in grado di influenzare notevolmente la nostra dieta giornaliera: vediamo in che modo, nei paragrafi successivi.
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Proprietà della frutta secca
Sia la frutta secca che la frutta oleosa, sono alimenti dotati di proprietà nutritive da tenere in considerazione e che potranno apportare importanti benefici sia nella dieta di uno sportivo o di un atleta, che nel regime alimentare di qualunque soggetto. La frutta secca e la frutta oleosa sono infatti ricche di un importante apporto minerale e vitaminico, che si traduce in un notevole sviluppo di energia, finalizzata al lavoro muscolare del nostro organismo. In particolare, la presenza di magnesio, potassio e varie vitamine del gruppo B, sono in grado di fornirci un notevole quantitativo di energia, concentrata in modo differente, a seconda della frutta che sceglieremo di consumare. La frutta secca contiene inoltre mediamente una notevole quota proteica, che sarà in grado di fornire amminoacidi importanti per ricostruzione dei tessuti muscolari dopo uno sforzo fisico e in grado di sostenerci al meglio a seguito delle fatiche giornaliere. La frutta secca è in grado di vantare una buona concentrazione di acidi grassi, che il nostro organismo riesce a convertire nei benefici che otterremo dall’Omega 3; è bene tuttavia precisare, che assumere Omega 3 non significa ottenere in ogni caso un beneficio, dal momento che, esattamente come ogni altro elemento, se presente in eccesso potrà creare dei danni all’organismo. A tal proposito, possiamo affermare che la presenza di Omega 6, sarà importante ai fini del bilanciamento degli Omega 3.
Le categorie della frutta secca
La frutta secca è un alimento che potrà distinguersi in due categorie differenti:
- frutta secca glucidica, definita comunemente frutta disidratata;
- frutta secca lipidica
Rientrano nella categoria della frutta secca disidratata, la frutta essiccata, come albicocche, uva sultanina, prugne secche, datteri, ecc.; per frutta secca lipidica si intende invece la frutta oleosa, come noci, mandorle, pistacchi, nocciole, ecc. Gli alimenti di entrambi le categorie sono in grado di fornire un notevole apporto calorico, dal momento che al loro interno la presenza di acqua è particolarmente scarsa e vi sarà pertanto una maggior densità di sostanze nutrienti, in rapporto al loro peso specifico. La frutta disidratata è un alimento particolarmente indicato per chi vuole ricaricarsi di zuccheri, dal momento che contiene fruttosio, glucosio e fibre solubili. Potrete assumere ad esempio la frutta disidratata al mattino come piccolo spuntino o ancora in piccole quantità dopo lo sport o l’allenamento, per velocizzare il recupero, grazie alla risintesi del glicogeno epatico. Il fruttosio è invece in grado di influenzare molto meno i livelli di glicemia, rispetto al glucosio. E’ bene inoltre ricordare che ai fini del dimagrimento sarà importante mantenere un buon livello idrico, in modo da accelerare e stimolare i processi metabolici. Per quanto riguarda invece la frutta oleosa, quest’ultima è ricca di grassi monoinsaturi e polinsaturi (Omega 3 e Omega 6) e di fibre insolubili, con una buona percentuale di fitati. La frutta oleosa contiene inoltre proteine, anche se di qualità scarsa.
Frutta secca nella dieta per la perdita di peso
Nelle diete finalizzate alla perdita di peso, oltre a ridurre l’apporto quotidiano di carboidrati provenienti dai cereali, assumere frutta essiccata e noci, viene consigliato, ovviamente sempre con la dovuta attenzione allo scarso potere saziante, che potrebbe trasformarsi in consumo eccessivo dell’alimento. In gravidanza, nonostante si ritenga che la frutta essiccata sia importante per lo sviluppo del sistema nervoso del nascituro, sarà tuttavia importante prestare molta attenzione alle mandorle, alle nocciole e agli anacardi, per la loro tendenza allergenica.
Curiosità sulla mandorla
Potremmo definire la mandorla come un vero e proprio frutto addomesticato: in passato il frutto del mandorlo selvatico, risultava infatti particolarmente tossico, ma nel corso dei secoli la pianta è stata selezionata e trasformata dall’uomo, con l’ausilio di tecniche finalizzate a rendere il frutto del mandorlo commestibile. In Italia, una delle specie più note e conosciute di mandorle è la specie d’Avola: questa varietà prende il nome dal Comune siciliano della Provincia di Siracusa, che può vantare la produzione del frutto, che gode della sede del relativo consorzio di protezione. Esistono diverse qualità della mandorla d’Avola, e quella più pregiata è destinata alle confetterie e alla cucina.
Curiosità sul pistacchio
La raccolta del pistacchio avviene nel nostro Paese ogni due anni e per la precisione nel corso degli anni dispari. Il consumo di questo frutto ha avuto origine in tempi antichi: sono stati recentemente rinvenuti alcuni fossili di pistacchi, risalenti all’VIII secolo a.C. Sembra tuttavia che le origini del frutto siano per certi versi misteriose: non è infatti certo quale sia il territorio di origine della pistacia vera, la varietà di pistacchio più conosciuta. Alcuni scienziati ritengono che la provenienza del pistacchio sia riconducibile con il territorio dell’attuale Siria, mentre altri ritengono che il frutto provenga dal Turkmenistan. Tuttavia, l’arrivo in Italia del pistacchio, sembra che abbia avuto origine grazie ai traffici commerciali al periodo degli antichi romani. Oggi la coltivazione del frutto è operata quasi totalmente sul territorio siciliano, ed in particolare nella zona di Bronte. Il più grande produttore mondiale di pistacchio è attualmente l’Iran.
Curiosità sulla prugna
La prugna è un frutto estremamente versatile, che trova un ampio impiego nella cucina italiana ed internazionale. Le prugne sono frutti ideali per la preparazione di marmellate e confetture, ma anche di dolci o piatti a base di carne. Inoltre, le prugne sono un ottimo ingrediente per la realizzazione della salsa ketchup fatta in casa. Tra i più grandi estimatori delle prugne, vi è il celebre poeta Pablo Neruda: nell’opera Odi Elementari del 1954, il premio Nobel della letteratura celebra infatti questi frutti.
Curiosità sull’albicocca
Le albicocche, con il loro colore sgargiante e la loro naturale succosità, sono certamente uno dei frutti simbolo dell’estate. La pianta iniziò ad essere coltivata dagli Arabi, che la diffusero anche sul territorio europeo. Oggi gli albicocchi vengono coltivati in moltissimi paesi europei, africani e mediorientali. Curiosità sulla varietà di questa pianta è che l’albicocco è strettamente imparentato con le rose, esattamente come il ciliegio e il pruno. Le albicocche disidratate costituiscono un’eccellente fonte di calorie. Per tale ragione questi alimenti sono tra i prediletti del popolo degli Hunza, una comunità che vive ai piedi dell’Himalaya, i cui membri sono tra i più longevi del pianeta: alcune persone riescono infatti a superare i cent’anni di età.
Curiosità sull’anacardio
Gli anacardi sono dei frutti esotici particolarmente diffusi sul territorio dell’Amazzonia. Si tratta di frutti che possono vantare per così dire una doppia natura: il frutto fresco viene infatti indicato con l’appellativo di mela di anacardio; tuttavia il vero frutto è costituito dalla sua parte secca interna, denominata mandorla o nocciola dell’anacardio, caratterizzata dalla tipica forma curva. La produzione degli anacardi è particolarmente lunga e complessa: basti pensare che solamente il 10 per cento dei frutti passeranno completamente indenni, attraverso le diverse fasi della lavorazione. Il frutto venne esportato per la prima volta dai portoghesi, nel corso del XVI secolo: i colonizzatori esportarono le piante in Africa ed in Asia e attecchirono particolarmente in India, tanto che oggi il Paese rappresenta il maggior esportatore di anacardi al mondo.