Ronnie O’Sullivan detto Ronnie è un famoso giocatore di snooker inglese. Il palmares che può vantare il campione è di cinque titoli mondiali ottenuti nel 2001, 2004, 2008, 2012 e 2013. Ronnie è inoltre stato vincitore per sette volte del campionato del Regno Unito negli anni 1992, 1997, 2001, 2007, 2014, 2017 e 2018.
Le grandi vittorie del campione di snooker non finiscono qui: Ronnie O’Sullivan ha infatti vinto ben 36 tornei validi per il rankey. Il record è condiviso con un altro campione di questa disciplina: Stephen Hendry.
Da ultimo il palmares di Ronnie può vantare il record detenuto dal campione per il maggior numero di centoni (ben 1035) e serie perfette (15) realizzati nel corso della sua grande carriera professionistica. Grazie a questo importante palmares Ronnie O’ Sullivan è probabilmente il miglior giocatore di snooker di tutti i tempi.
Ronnie O’Sullivan: biografia del genio dello snooker inglese
La biografia di Ronnie O’Sullivan ci parla della sua nascita e crescita a Chigwell, nell’Essex. Il padre di Ronnie O’Sullivan è irlandese, mentre la mamma è siciliana. I genitori del campione gestivano un sexy shop nel famoso quartiere londinese di Soho. Il padre ebbe una travagliata vicenda giudiziaria che lo vide in prigione accusato del reato di omicidio a partire dal 1992; venne rilasciato solamente dopo 18 anni.
Dalla relazione con Sally Magnus durata due anni, Ronnie O’Sullivan ebbe un figlio: Taylor-Ann Magnus. Lily e Ronnie nacquero invece dalla relazione con Joe Langley. A partire dal 2013 Ronnie O’Sullivan è fidanzato con l’attrice Laila Rouass.
In passato il campione ebbe purtroppo problemi con alcol e droga, riuscendo tuttavia a superarli, anche grazie alla sua grande passione per la corsa.
A partire dall’anno 2011 Ronnie O’Sullivan “The Rocket”, soprannome del campione, lavora insieme allo psicologo sportivo Steve Peters, che lo aiuta nell’intento di rilanciare la sua prestigiosa carriera. Ronnie O’Sullivan è quindi oggi più che mai determinato a dedicarsi allo snooker.
Tecnica e stile di gioco di Ronnie O’Sullivan
La tecnica e lo stile di gioco di Ronnie O Sullivan sono particolarmente offensivi: la critica sportiva ritiene Ronnie uno dei migliori giocatori di posizione a corto raggio in tutto il mondo. Senza alcun dubbio Ronnie è uno dei più spettacolari e precisi giocatori di tutti i tempi di questa disciplina.
O’Sullivan è tuttavia in grado di colpire a distanza con notevole precisione e riesce a disimpegnarsi egregiamente anche nella fase difensiva. Lo stile di gioco del campionato è caratterizzato da una grande velocità: proprio da quest’ultima nacque il celebre soprannome “The Rocket – il razzo”. Molti ritengono che O’Sullivan sia il più talentuoso giocatore della storia dello snooker inglese.
Ronnie O’Sullivan gioca con la mano destra, ma è tuttavia in grado di utilizzare la mano sinistra con la medesima precisione di tiro: questa capacità è fondamentale per affrontare al meglio diverse situazioni di gioco, evitando l’uso dei classici ponticelli meccanici.
Ronnie O’Sullivan, successi tra vizi ed eccessi
Ronnie O’Sullivan avrebbe potuto tranquillamente essere un personaggio di ispirazione per un film sul malaffare e la malavita nel Regno Unito: l’espressività e la grande personalità del campione, ne fanno oggi uno dei simboli del connubio tra talento ed eccessi.
A 15 anni Ronnie O’Sullivan era già un prodigio capace di segnare una serie perfetta di 147 punti; il campione ha rivelato alcuni anni or sono di essere sempre stato particolarmente timido e per questa ragione, fin dall’età di dieci anni passava le proprie giornate a giocare da solo a biliardo. Queste grandi sedute di allenamento sono state certamente un’importante scuola tecnica, indispensabile per far emerge il naturale talento del fenomeno dello snooker.
Tuttavia, Ronnie si trovò ben presto a confrontasi con la durezza della vita: il padre in prigione da tempo e il successivo arresto della madre incriminata per evasione fiscale furono un duro colpo per il futuro campione che si trovò a dover badare alla sorella più piccola e a gestire gli affari di famiglia a soli 17 anni.
All’epoca Ronnie era già un ragazzo decisamente ribelle e lo snooker ha sempre rappresentato un muro che lo teneva fuori da guai e dai problemi intorno a lui. Purtroppo l’arresto della madre e la caduta di tutte le responsabilità economiche e amministrative sulle sue spalle, fecero precipitare il ragazzo in una serie di vizi: la dipendenza da alcol e da droghe rappresentarono un momento molto difficile per il ragazzo.
L’abuso di alcolici e sostanze stupefacenti fece cadere il giovane in una profonda depressione che lo costrinse a seguire una serie di terapie. I problemi del giovane Ronnie rimasero presenti per tutta la sua giovinezza, esattamente come il suo successo: a soli 18 anni vinse il suo primo torneo: si trattava degli Uk Championships: questo trionfo fece di Ronnie il più giovane giocatore ad aver vinto un torneo professionistico di Snooker.
Il 1997 fu un anno particolarmente importante per Ronnie: il giocatore ottene infatti la serie perfetta più veloce della storia dello Snooker: bastarono solo 5 minuti, 20 secondi al giocatore per fare 147 punti: gli altri giocatori ed il pubblico rimasero totalmente increduli di quanto stava avvenendo sotto i loro occhi. Ronnie O’Sullivan divenne un giocatore in grado di abbattere tutti gli schemi e i tabù nel gioco dello snooker; Ronnie giocava divinamente e la sua spiccata personalità dirompente si modellò perfettamente con questo sport particolarmente elegante e sofisticato. Il talento di Ronnie era talmente cristallino che la disciplina non risentiva di tutte le sue imperfezioni e della particolarità del suo carattere.
La cosa importante è che Ronnie giocava ancora prima che per i soldi, per un grande amore per questa disciplina che aveva rappresentato una vera ancora di salvezza ai suoi problemi giovanili. Da un punto di vista finanziario si può certamente dire che Ronnie O’Sullivan ha potuto consolidare un patrimonio importante, divenendo un campione in questa disciplina: solamente con le vincite il campione ha sicuramente collezionato 10 milioni di sterline, alle quali vanno aggiunte tutte le sponsorizzazioni e la pubblicità. Molto successo ha avuto il libro dell’autobiografia di Ronnie O’Sullivan, che ha certamente contribuito ad aumentarne il suo patrimonio.