Quali sono le moto comode da viaggio ed economiche?

Quali sono le moto da viaggio ed economiche?

Ci siamo domandati quali fossero le moto che, con una spesa massima di 10000 euro, possano essere ben utilizzate per concedersi quella vacanza o quel viaggetto di medio e lungo raggio senza rinunciare alle comodità necessarie delle due ruote: una categoria che in questo senso rappresente un vero e proprio must è quella delle enduro stradali, che coniugano la stabilità di una moto capace di macinare un gran numero di chilometri senza troppa potenza e velocità, ad una estrema comodità sia nella seduta, sia nel trasporto dei bagagli.

Lista di moto da passeggio

Sono molti i modelli che negli ultimi anni si sono succeduti nella categoria delle moto da passeggio, ed in questo articolo descriveremo quelle che si sono in particolar modo distinte perché apprezzate a gran voce da un pubblico piuttosto amplio.

La casa storica Ducati ha sottoscritto e dato vita alla Multistrada V4: si tratta di una delle moto più leggere e sportive di quelle cui ci hanno, con questo nome, abituati: abbandonando la distribuzione desmodromica, questa due ruote rende l’esperienza di guida decisamente migliore nelle tratte dedicate al turismo e al godimento del panorama che si ha attorno, pur conservando una certa stabilità.

Ma la Ducati punta ancora su di un altro nome che rappresenta una garanzia pluriennale della stessa casa motociclistica: la Ducati Monster. Questa moto, infatti, è stata completamente rivista nei dettagli estetici, che hanno visto eliminare il telaio a traliccio ed introdurre nella parte retrostante un frame in alluminio; la potenza non eccessiva per il suo scopo, è gestita quasi interamente dall’elettronica centrale della stessa moto.

Nonostante non sia stata ancora del tutto svelata, l’Harley-Davidson Pan America, sta incutendo tantissimo interesse ed altrettanta curiosità sia nei dettagli sia nella capacità di essere guidata: attenderemo e analizzeremo le novità appena ve ne sarà occasione giusta.

Nel nome della novità: non vediamo l’ora anche di vedere cosa ci verrà proposto in prima battuta da Husqvarna, una casa motociclistica nata in Svezia, ma che oggi risulta controllata da un parterre austriaco.

Per la categoria “certezze delle due ruote” non si possiamo omettere la Moto Guzzi V7, che dopo aver fatto la storia per decenni, ha modificato questo modello, snellendola senza ledere minimamente all’affidabilità storica del mezzo: vale la prima provarla e sentire il suo nuovo brio, certamente più potente e capace di trasmettere emozioni.

La Benelli Leoncino 800 fa crescere l’azienda produttrice, che decide di scommettere su questo modello e di portare a 754 cc il motore bicilindrico, come novità di quest’anno: riuscirà la Benelli a fare ruggire questo Leoncino anche a lungo termine?

Derivante dalla bellissima Yamaha Tracer 900, la moto Tracer 9, ha uno stile davvero invidiabile, completato dai galloni laterali adatti proprio al trasporto dei bagagli per il viaggio; sembra essere molto migliorata anche per la tecnologia nell’atto di guida. Vedremo.

La Triumph Trident 660 è, per alcuni, la moto che meglio rende l’idea fra tutte quelle citate fino ad ora: con un prezzo che non supera i 7000 euro, si concede facilmente a quella fetta di mercato che non desidera investire somme altissime, pur avendo una forma straordinaria ed una risposta di guida davvero considerevole.

Al limite, invece, fra scooter e moto, vi è invece la creatura praticamente ibrida dell’Honda: Forza 750, infatti, possiede una comodità di seduta e di guida, oltre che una tenuta di strada da grande scooter, mentre le prestazioni sono decisamente quelle di una gran moto.

Per ultimo ma solo per ragioni di elenco, troviamo l’Honda SH 360: già nel modello senza optional regala a colui che decide di acquistarla una serie di accessori che vi sono introdotti, oltre il fatto che il marchio SH rappresenta di per sé una certezza delle due ruote.

Miglior moto da turismo 2021

Per decretare quali siano le migliori moto da turismo del 2021 bisogna innanzitutto capire cosa si vuole dal mezzo stesso: coniugando affidabilità e comodità, la scelta ricade su modelli dalla portata maggiore, ma dalla potenza limitata; mentre se si desidera optare per una due ruote che macini chilometri, anche osando con il numero dei cavalli presenti, allora bisogna prediligere qualcosa di decisamente più leggero.
In ogni caso potremo l’attenzione sui due modelli che maggiormente si sono distinti all’interno dell’elenco sopra esposto: la Ducati Monster e la Triumph Trident 660.

La casa Ducati ha molto puntato, nel corso degli anni, su quella che più che una moto, è stata un vero e proprio fenomeno ed avrebbe, con la rivisitazione di questo modello, potuto incorrere in commenti poco gradevoli come “già vista” e “sostanzialmente simile alle altre”, invece, con grande sorpresa di chi avrebbe potuto non apprezzarla, quella del 2021 è una Ducati Monster tutta da scoprire: il telaio in alluminio è decisamente più leggero, mentre il motore più potente di 2 cc rispetto al modello precedente; la frizione ha un comando di tipo idraulico, ed il cambio ha il Quick shifter bidirezionale. La parte elettronica, inoltre, gioca un ruolo fondamentale in questa moto con un controllo di trazione quasi invincibile. Da ricordare ed evidenziare il peso della moto: solo 166 kg in tutto.

La Triumph Trident 660, di ideazione e produzione interamente inglese, è dotata di tre cilindri da 660 cadauno, che esprimono la potenza di 81 cavalli, che può essere modificata al ribasso all’occorrenza, per essere guidata anche con patente A2; ma se il telaio è stato completamente modificato, è sul gruppo di sospensioni di marca Showa che si deve porre l’attenzione maggiore, poiché il monoammortizzatore permette la regolazione del precario in modo eccellente. Dal punto di vista elettronico, è presente un display TFT a colori, che consente la connessione con My Triumph, ed un sistema di scelta fra Road e Rain ad aumentare la comodità di guida.
In conclusione, queste due moto hanno strappato via dalla mente dei meno convinti la parola “scontata” ed hanno deciso di raccontare la storia di una moto da turismo nuova, seppur con una storia pluriennale.

Honda turismo moto

Il fondatore dell’azienda Soichiro Honda iniziò la sua carriera costruendo pistoni per la Toyota, ma ben presto comprese che avrebbe potuto mettersi in proprio ed iniziare la produzione anche di altre componenti.

Qualche anno più tardi decise di montare un motore di tipo aeronautico ad 8 cilindri con 8 litri di cilindrata su di una macchina, destando reazioni di sorpresa nella concorrenza; ma fu quando costruì una vera e propria moto, veloce e leggera, utilizzando un semplice telaio di una bicicletta che comprese bene quale potesse essere il suo futuro.

Prima nel mercato giapponese e, qualche anno dopo in quello americano, aumentando e rinnovando sempre le moto prodotte, questo marchio è diventato di importanza mondiale e crea oggi un indotto enorme.

NC700-750 X vs CB500 X. confronti e target

nc700


Entrambe si matrice Honda, queste due moto sono state presentate per rispondere a precise esigenze di un parterre di clientela più ampio.
NC700-750 è una moto di dimensioni importanti, i cui pistoni sono stati ideati per essere il più inclinati possibile e spostare, quindi, il baricentro della moto per ottenere migliori prestazioni; le ruote sono di uguali dimensioni e la potenza massima è di 51,8 CV a 6250 g/m.

CB500 X

Uno dei vantaggi di questa moto è sicuramente rappresentato dal cambio semiautomatico a doppia frizione, che consente un cambio rapito senza che sia variata la coppia. Questa è una moto da turismo, che macina un gran numero di chilometri senza che il conducente riesca ad accorgersene.

La CB500X è un crossover, ciò significa che ha dimensioni certamente più compatte e ridotte rispetto al modello precedentemente descritto, con un motore di 48 CV a 8500 g/m. La parte estetica è classicheggiante: un telaio a diamante, una forcella del tutto tradizionale. Il peso del mezzo si aggira attorno ai 200 kg.
Questa moto con ABS integrato, è più indicata per tratti brevi o comunque strade urbane, poiché ha buone prestazioni ma non è affidabile come sua sorella sopra descritta.

Yamaha moto granturismo FJR1300AE Ultimate Edition

Questa moto ha un telaio in alluminio, con doppia trave, una forcella telescopica superiore ed un forcellone posteriore; entrambi i freni sono dotati di Abs e quello anteriore ha un doppio disco. Si tratta di una moto pesante, poiché viaggia sui 263 kg. Per quanto riguarda il motore, dotato di 4 cilindri, ha un tipo di raffreddamento a base liquida, mentre un’azione iniziale del tutto dettata dalla parte elettronica.
Questa moto ha buone prestazioni in 4 tempi e risponde totalmente ai bisogni di chi preferisce tratte lunghe, pur con la sicurezza di una struttura solida sotto di lui.