Come si montano e si possono spostare gli pneumatici (distinzione tra direzionale asimmetrico e simmetrico)

Che gli pneumatici non siano tutti uguali lo sappiamo bene. Tuttavia, la distinzione più comune e frequente è solo quella tra pneumatici estivi e pneumatici invernali. Invece non è assolutamente così, perché le gomme si differenziano tra loro per numerosi aspetti, primo fra tutti il disegno del battistrada.

Probabilmente, i meno appassionati e i meno attenti non hanno mai fatto caso a questo dettaglio, eppure si tratta di un aspetto fondamentale per scegliere gli pneumatici giusti per la propria auto.

Le gomme per auto si distinguono tra:

  • pneumatici direzionali
  • pneumatici simmetrici
  • pneumatici asimmetrici

Le performance e le caratteristiche di ciascuno sono ovviamente molto diverse e incidono notevolmente sulla maneggevolezza del mezzo e sulla sua sicurezza, soprattutto in determinate circostanze.

Il disegno del battistrada di uno pneumatico, infatti, è il principale elemento che ci permette di avere il grip sul manto stradale e che ci dà il pieno controllo del mezzo, garantendoci l’aderenza.

Cambiando il disegno, ovviamente, cambia anche il comportamento dello pneumatico e, di conseguenza, della vettura: questo è uno dei motivi principali per cui non bisognerebbe mai circolare con il battistrada rovinato, quindi con le scanalature poco profonde che non garantiscono la giusta aderenza.

Gli pneumatici simmetrici

Gli pneumatici simmetrici sono i modelli più diffusi. Come il nome stesso fa intuire, in queste gomme è presente lo stesso disegno su entrambe le metà del battistrada. La parte interna e quella esterna della gomma sono perfettamente sovrapponibili ed è una garanzia assoluta per un utilizzo normale degli pneumatici nelle vetture più comuni.

Questo disegno è disponibile soprattutto nei modelli di dimensioni piccole e medie, quindi tra i 13 e i 15 pollici, il che li fa essere gli pneumatici ideali per tutte le city-car, per le vetture che percorrono distanze brevi (soprattutto su percorsi urbani) e per i veicoli commerciali.

Si caratterizzano per l’elevata silenziosità e per la lunga durata e la loro tenuta di strada è abbastanza buona, sebbene si tratti di modelli la cui evoluzione non è particolarmente avanzata. Sono pneumatici le cui prestazioni si fanno apprezzare soprattutto sui rettilinei, perché coniugano alla perfezione il comfort e la tenuta di strada.

Inoltre, questi pneumatici possono essere montati indifferentemente su ciascuno dei sistemi ruota e senza un senso di rotolamento specifico. Tra gli svantaggi di questo tipo di pneumatici c’è la minore tenuta di strada sul bagnato rispetto agli altri due tipi, ma capace comunque di garantire ottimi standard di sicurezza sulle vetture compatte, meno su quelle di grossa cilindrata, per le quali non è consigliabile.

Gli pneumatici asimmetrici

Agli pneumatici simmetrici si contrappongono quelli asimmetrici. Anche in questo caso, dal nome del modello è semplice intuire qual è la sua caratteristica peculiare: questi pneumatici, infatti, presentano un disegno del battistrada diverso tra la parte interna e la parte esterna della gomma. Ovviamente, questa differenziazione è tesa a uno scopo, che è quello di migliorare la sicurezza su strada del veicolo e la sua trazione.

Nello specifico, se si osserva il lato interno di uno pneumatico asimmetrico, si può notare che le lamelle che lo costituiscono sono di relativamente piccole dimensioni, mentre le spalle risultano essere piuttosto aperte. Questa soluzione è funzionale al miglioramento delle performance sul bagnato: grazie a questo disegno, infatti, lo pneumatico è in grado di ridurre notevolmente il fenomeno dell’aquaplaning, perché può espellere con maggiore efficacia e velocità l’acqua in eccesso, garantendo allo pneumatico la massima aderenza anche sul bagnato.

Osservando il lato esterno della gomma, invece, si notano dei blocchi di grandi dimensioni con scanalature di media profondità, che sono funzionali al miglioramento delle condizioni di trazione sull’asciutto, nonché all’incremento della stabilità del veicolo in curva.

Viste le caratteristiche di questi pneumatici, è evidente che si tratti di modelli destinati principalmente a veicoli di grossa cilindrata, per lo più sportivi, che hanno la necessità di avere il massimo e migliore controllo del veicolo in ogni circostanza, anche a velocità sostenuta. Sono pneumatici molto più silenziosi rispetto a quelli simmetrici ma tutte queste ottime caratteristiche ne influenzano notevolmente il prezzo, che risulta essere ben più alto rispetto a quelli simmetrici.

A fronte di un costo superiore, inoltre, va valutata anche una durata di vita media più breve, perché essendo modelli prettamente votati alle vetture sportive presentano una mescola più morbida, che si consuma più rapidamente.

Gli pneumatici direzionali

Gli pneumatici direzionali sono i modelli maggiormente impiegati sulle vetture ad alte prestazioni. Possono essere sia di tipo simmetrico che asimmetrico e si riconoscono perché sul fianco presentano una marcatura a freccia che ne indica il senso di marcia.

I modelli più diffusi sono quelli simmetrici ma esistono anche gli pneumatici direzionali asimmetrici, che però occupano una porzione di mercato molto ridotta, essendo pensato per le vetture super sportive e ad altissime prestazioni.

E’ importante montarle seguendo l’indicazione della freccia, perché queste gomme presentano un battistrada con peculiare disegno a V, i cui tasselli sono strategicamente orientati verso il basso. Questa scelta è fondamentale per accelerare il drenaggio dell’acqua dallo pneumatico anche alle alte velocità, in modo tale da assicurare la massima aderenza.

Questi pneumatici nascono per garantire le migliori prestazioni possibili su manti stradali innevati oppure bagnati, soprattutto alle vetture di alta cilindrata. Quando ci si riferisce agli pneumatici direzionali si dice spesso che la loro funzione sia quella di migliorare la trazione del veicolo ma questo non è il termine esatto.

L’indicazione corretta ce la dà proprio il loro nome: in questo caso, infatti, è più giusto parlare di direzionabilità piuttosto che di trazione, in quanto il disegno del battistrada è funzionale al mantenimento della direzione impostata dal conducente, sia su superfici bagnate che su superfici innevate, dove la vettura tende solitamente a effettuare traiettorie diverse a causa del manto scivoloso.

Viste le elevate garanzie di tenuta che vengono offerte da questi pneumatici, la soluzione direzionale è quella che viene maggiormente attuata sugli pneumatici invernali di ultima generazione. Infatti, proprio per il disegno del suo battistrada, questa gomma risulta essere efficace sia sulla neve compatta sia su quella fresca e anche sulla poltiglia, il mud, ossia il materiale che si forma quando la neve si unisce alla fanghiglia provocando un amalgama molto viscida e pericolosa per le vetture.

Tra gli svantaggi di questi pneumatici c’è ovviamente il costo più elevato rispetto agli altri due modelli ma anche un’aspettativa di vita nettamente inferiore, dovuta principalmente al fatto che si tratta di pneumatici con una mescola particolarmente morbida. Inoltre, proprio a causa di quel disegno, hanno una rumorosità più accentuata, soprattutto quando sono a fine vita

Come montare e spostare i diversi tipi di pneumatici

Viste le caratteristiche degli pneumatici appena descritti, è evidente che il montaggio di ciascun modello, e il conseguente spostamento, devono essere soggetti a regole ben precise.

Partiamo dal modello più semplice da montare e da spostare, che è quello simmetrico: per questi pneumatici non esistono particolari regole, perché avendo un disegno perfettamente identico da entrambi i lati della gomma, non importa come vengono montati. Pertanto, anche l’inversione è libera e non ci sono regole imposte per garantire la migliore tenuta di strada o la trazione.

Diverso è il discorso per gli pneumatici direzionali e per quelli asimmetrici. Facendo attenzione alle caratteristiche di questi modelli, infatti, è facile intuire che per il montaggio debbano essere accuratamente seguiti i versi indicati: gli pneumatici asimmetrici, per esempio, hanno stampigliata sulla gomma l’indicazione INSIDE e OUTSIDE, ossia il verso interno ed esterno dello pneumatico.

Questo significa che quando si va a montare la gomma sul sistema ruota, quello che si legge all’esterno è solo l’indicazione OUTSIDE, perché ovviamente la scritta INSIDE risulta essere all’interno, leggibile solamente se si si trova in tunnel.

Allo stesso modo, gli pneumatici direzionali, benché abbiano generalmente il disegno simmetrico, devono essere montati nel verso indicato: su questi modelli è stato stampigliata sulla spalla della gomma la scritta ROTATION, oppure il verso è indicato direttamente con una freccia. Questi segni forniscono le informazioni necessarie per montare lo pneumatico nel giusto senso di rotolamento.

Sia gli pneumatici direzionali che quelli asimmetrici possono essere spostati ma solo se si segue il principio di inversione a X: questo significa che ogni pneumatico può essere montato esclusivamente nell’angolo opposto. Facendo un esempio pratico, lo pneumatico montato sul sistema ruota sinistro/posteriore può essere montato in modo corretto esclusivamente sul sistema ruota destro/anteriore e così via.

Un montaggio scorretto degli pneumatici direzionali e asimmetrici aumenta il livello di rumorosità di rotolamento ma, soprattutto, incide notevolmente sulla capacità di grip delle gomme su manto stradale bagnato, mentre in condizioni di asciutto la differenza non è così marcata. Sul bagnato il rischio di perdita di aderenza con pneumatici montati nel verso sbagliato è molto alto, soprattutto quando si viaggia a velocità sostenute.

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